Fondi strutturali europei per i professionisti: ora si fa sul serio

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La competitività dei liberi professionisti dell’area tecnica (e non solo) passa anche dall’accesso ai fondi strutturali europei, fino a oggi ad esclusivo appannaggio delle piccole e medie imprese. Questo in sintesi il pensiero del numero uno di Confprofessioni, Gaetano Stella, a margine della prima riunione del tavolo tecnico istituito dal Ministero dello sviluppo economico, presieduta dal sottosegretario Vicari e a cui hanno partecipato tutte le componenti del mondo professionale ordinistico, delle casse previdenziali e delle associazioni non ordinistiche.

Decisamente positivo il commento di Stella che parla di una”visione strategica sul mondo delle professioni”, ma avverte che, accanto agli incentivi e allo strumento per la crescita “lo strumento principe per rilanciare la competitività dei professionisti passa attraverso i fondi strutturali europei”.

Non a caso, Maggioli Editore ha pubblicato la , scritta dall’ing. Mauro Cappello del Ministero dello sviluppo economico. Uno strumento indispensabile per comprendere i complicati meccanismi che regolano la gestione e l’erogazione dei fondi e spiegano come agire in maniera efficace e tempestiva.

E che sul tema si stiano muovendo anche gli ordini e le associazioni delle professioni tecniche è ormai un dato di fatto. Esempio ne è l’iniziativa della Federazione degli Ingegneri della Regione Marche che offre la possibilità di fissare incontri dedicati con un consulente europeo.

Dove, invece, la situazione non è ancora chiara è sul lato delle Regioni che, come abbiamo segnalato qualche giorno fa adottano procedure diverse e talvolta farraginose per l’accesso ai Fondi Ue da parte dei liberi professionisti tecnici (leggi in proposito l’articolo scritto il 14 aprile scorso).

Ostacoli o meno, “adesso possiamo cominciare a ragionare per rendere più competitivi gli studi professionali nel contesto internazionale” dice con convinzione Stella che ha confermato la volontà da parte del Ministero dello sviluppo economico di “estendere le stesse agevolazioni (i fondi strutturali europei, ndr) anche ai professionisti, in particolare il fondo di garanzia per le Pmi che è stato finora molto poco utilizzato dalle professioni”.

Insomma, si comincia a fare sul serio.

Redazione Tecnica

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