Vizi di costruzione, impariamo il concetto di regola dell’arte

Scarica PDF Stampa

L’argomento delle difformità, dei difetti e dei vizi di costruzione è un filone di grandissimo interesse per i professionisti tecnici, oggi più che mai alla luce del progressivo affermarsi della c.d. Edilizia Prestazionale.

Alla base della prevenzione dei vizi di costruzione dei manufatti edilizi vi è il rispetto della regola dell’arte (o regola d’arte), concetto che troviamo nel codice civile e che riguarda sia l’appalto che il contratto d’opera da lavoro autonomo (rispettivamente, art. 1660 e 1662) e che sostiene, in sintesi, la necessità di operare in un certo modo per portare a termine la prestazione oggetto di un contratto.

“La regola dell’arte per la prevenzione dei vizi di costruzione”, spiega l’arch. Romolo Balasso, autore del recente volume“consiste nell’adozione di ogni accorgimento esecutivo di un’opera per ché risulti senza i vizi e i difetti coperti da garanzia (art. 1667 c.c.)”.

Per gli edifici e per le altre cose destinate per loro natura a lunga durata, continua Balasso, la regola dell’arte si traduce nella necessità che essi non rovinino in tutto o in parte, per vizio del suolo o per difetto di costruzione o presentino evidente pericolo di rovina o gravi difetti (art. 1669 c.c.).

Non esiste una definizione completa di regola dell’arte ma è certo che all’equazione “regola dell’arte uguale esperienza del buon costruire” oggi si aggiungono valutazioni di natura tecnico scientifica.

Si tratta di norme e criteri strettamente legate alla natura dell’opera realizzata, per cui una generalizzazione sarebbe fuorviante oltreché fuori luogo.

A conclusione, per la prevenzione dei vizi di costruzione presenti in innumerevoli casi tra i più vari, come si può cogliere dalla raccolta sistematica dei Guasti in edilizia  degli ingg. Fulvio Re Cecconi e Enrico De Angelis, le regole dell’arte sono una sintesi di scelte progettuali (tecnologie, materiali, tecniche), scelte organizzative (pianificazione temporale e spaziale, attrezzature utilizzate) e procedure operative (modalità e sequenze del lavoro) che insieme concorrono a realizzare manufatti edilizi privi di difformità e difetti.

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento