Libretto di impianto: un’occhiata ai modelli predisposti da 4 Regioni

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Manutenzione e controllo degli impianti termici: i nuovi libretti di impianto sono in vigore da un punto di vista legislativo (a livello nazionale) da quasi 6 mesi grazie alle disposizioni del d.P.R. 74/2014 ed al momento sono 4 i modelli predisposti a livello periferico per la compilazione del modulo. Tali modelli sono stati elaborati da 4 importanti Regioni italiane: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. A questi si aggiunge un quinto modello, emesso a livello statale.

Lombardia. Mediante un decreto del direttore generale (in attuazione di una delibera regionale) l’Amministrazione lombarda ha predisposto un proprio modello di libretto, scaricabile dal sito del Catasto regionale unico degli impianti termici (all’indirizzo www.curit.it) e moduli diversi da quelli nazionali anche per i rapporti di efficienza, con un occhio attento ai dispositivi a biomassa.

Piemonte. Anche la Regione Piemonte ha predisposto un modello specifico per la compilazione del libretto: lo ha fatto attraverso la recente delibera 13-381/2014, istituendo anche il catasto degli impianti.

Emilia Romagna. Qui il catasto degli impianti è ancora in fase di edificazione, mentre il nuovo libretto contiene 15 schede al posto delle 14 stabilite dal ministero dello Sviluppo economico: la Regione richiede a tal proposito una serie di dettagli aggiuntivi, non previsti a livello nazionale.

Veneto. In questa Regione il libretto è stato introdotto attraverso la delibera 1363 del 28 luglio 2014: tale strumento consta anche di un vademecum di istruzioni alla compilazione, mentre a livello locale viene richiesta l’integrazione obbligatoria della periodicità delle manutenzioni.

Per informazioni integrative in materia leggi anche l’articolo Libretto di impianto termico, vai easy: c’è tempo fino al 31 dicembre 2015.

Queste Regioni hanno di fatto varato normative che creano un regime di auto-organizzazione regionale in materia di manutenzione e controllo degli impianti termici. Anche se in realtà il decreto ministeriale 10 febbraio 2014 (recante rubrica Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica) lascerebbe sulla carta ai territori solo la possibilità di aggiungere eventuali schede peculiari a uno strumento che, nel suo complesso, è stato predisposto con lo specifico obiettivo di essere uniforme in tutto il paese.

Redazione Tecnica

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