Modelli unici semplificati: tutte le Regioni italiane #fuoridallagiungla?

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L’hashtag di riferimento è #fuoridallagiungla, la frase che lo accompagna è “Comuni e Regioni adottano moduli standard per lavori di edilizia. Agenda semplificazione va avanti”. È il messaggio che ieri mattina il ministro per la Pubblica Amministrazione Marianna Madia ha affidato allo strumento comunicativo per eccellenza dei nostri giorni, ovverosia quel Twitter utilizzato freneticamente anche dal premier Matteo Renzi.

 

 

È infatti scaduto da poche ore il termine per l’adeguamento delle Regioni al fac-simile nazionale relativo ai modelli unici per gli interventi di edilizia libera (CIL e CILA). Si tratta di due tra le più comuni istanze per intraprendere lavori in casa.

L’accordo siglato lo scorso 18 dicembre dalla Conferenza Unificata inaugura ufficialmente i due modelli che provvederanno a semplificare in maniera sensibile le procedure burocratiche per imprese e cittadini. Il nuovo modulo CILA (comunicazione inizio lavori asseverata), per esempio, è in grado di unificare e razionalizzare quelli in uso negli 8mila Comuni Italiani dando attuazione alle semplificazioni del decreto “Sblocca Italia”. Per gli interventi edilizi di manutenzione straordinaria che non riguardano le parti strutturali degli edifici è sufficiente una semplice comunicazione compilata dall’interessato e asseverata da un professionista.

Leggi in proposito l’articolo Modelli Unici CIL e CILA: entro il 16 febbraio in tutti gli 8mila Comuni italiani.

Molte Regioni si sono adeguate già prima della data del 16 febbraio, termine previsto per l’adozione dei nuovi modelli semplificati per la comunicazione di inizio lavori (CIL) e la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) per le attività edilizie, mentre altre Regioni sono in questo momento al lavoro al fine di adottare la modulistica nei prossimi giorni. La legge stabilisce che, in ogni caso, entro 16 marzo cittadini e imprese possano utilizzare i nuovi moduli. Ma andiamo ad osservare più da vicino la situazione delle procedure di adeguamento nelle varie Regioni.

Sette Amministrazioni regionali hanno già completato il processo di adattamento per tutti i modelli (si tratta di Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Marche e Sardegna) mentre altre quattro sono agli sgoccioli nella definizione dei provvedimenti idonei ad implementare i modelli (Calabria, Puglia, Toscana, Veneto). Le restanti Regioni sono invece un po’ più indietro nel processo di recepimento, anche se deve essere sottolineato il fatto che anche alcune Amministrazioni autonome (come Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna) di fatto non vincolate a recepire le intese, sono invece al lavoro per costruire i presupposti dell’adeguamento per gli interventi di edilizia libera.

Scarica i moduli standard consultando l’articolo Edilizia, ecco i Modelli Unici Semplificati per CIL e CILA ufficiali.

Redazione Tecnica

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