Sblocca Italia, IVA al 4% per le ristrutturazioni: si può fare!

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I lavori per la conversione in legge del Decreto Sblocca Italia proseguono alacremente e dalla Commissione Ambiente a Montecitorio fuoriescono novità di rilievo per il vessato settore dell’edilizia privata: si parla infatti di IVA agevolata (anzi agevolatissima) al 4% per coloro che utilizzano le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico.

IVA al 4% per chi effettua ristrutturazioni o riqualificazioni energetiche
La notizia (fornita dal Sole24Ore nella giornata di ieri) è relativa a quella che potrebbe essere una misura davvero importante: mediante tale abbassamento della percentuale, chi ristruttura il proprio immobile o effettua interventi per migliorarne le prestazioni energetiche (come ad esempio la sostituzione degli infissi) vedrà scendere l’IVA dal 10% al 4%. Uno sgravio non indifferente sulla mole complessiva della spesa per effettuare lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica della propria casa. Tale bonus verrà compensato facendo salire al 10% l’aliquota per le nuove costruzioni.

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Nel frattempo lo Sblocca Italia si appresta a concludere il suo iter di approvazione: la scadenza per la conversione è fissata per il prossimo 11 novembre, pertanto non rimane molto tempo per concludere il percorso verso la stesura definitiva e l’entrata in vigore. Al momento parrebbe scontato, infatti, che il Governo deciderà di blindare il testo mediante lo strumento della fiducia.

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Sblocca Italia, edilizia: altri emendamenti
Tra gli altri emendamenti “cuciti” sul Decreto Sblocca Italia è presente anche il contributo straordinario per le varianti urbanistiche: i sindaci, nel computo degli oneri di urbanizzazione, avranno l’obbligo di valutare il “maggior valore generato da interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d’uso. Tale maggior valore, calcolato dall’amministrazione comunale, viene suddiviso in misura non inferiore al 50% tra il Comune e la parte privata ed erogato da quest’ultima al Comune stesso sotto forma di contributo straordinario”.

Altra novità di rilievo giustapposta in questi febbrili giorni di lavori sul testo del decreto è quella inerente alla manutenzione straordinaria realizzabile tramite CIL, anziché con SCIA: la Commissione ha introdotto un ulteriore vincolo per la nuova procedura: il professionista avrà il compito di attestare che i cambiamenti sono compatibili con la normativa antisismica e con quella sul rendimento energetico e, insieme alla comunicazione, dovrà consegnare gli elaborati progettuali.

Redazione Tecnica

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