Tav: gli espropri e le proteste. Ma veramente ce lo chiede l’Europa?

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Sono attesi anche nella giornata di oggi gli scontri sulla A32 tra i manifestanti NoTav e le forze dell’ordine.  La manifestazione contro la Torino-Lione ripresa  nei giorni scorsi per bloccare gli espropri dei terreni, ha portato al blocco di strade e autostrade, in particolare un tratto della A32,  spostandosi anche in altre città.

Oggi sarà anche la giornata degli incontri istituzionali, tra il prefetto di Torino e i 23 sindaci della Val di Susa. I rappresentanti delle istituzioni chiederanno, ancora una volta, al Governo l’interruzione del cantiere della Maddalena di Chiomonte. 

Una posizione condivisa da altri movimenti e associazioni tra cui anche Legambiente, “Il governo prenda atto dell’opposizione da parte dei residenti – espressa anche a rischio della vita – e fermi un’opera evidentemente inutile, dannosa e costosissima per il Paese – ha commentato il presidente Cogliati Dezza – . Si torni subito al tavolo della progettazione per concertare i piani infrastrutturali e trasportistici realmente necessari all’Italia anche nel rispetto delle proteste che devono, ora più che mai, essere pacifiche e intelligenti”.

Il Governo  non sembra voler tornare sui propri passi, i ministri Passera e Cancellieri hanno dichiarato che si deve andare avanti e  che serve maggiore dialogo. Della stessa opinione il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota che ribadisce l’importanza della TAV e la volontà di andare avanti con i lavori.

La TAV Torino-Lione: l’opera e i lavori

Nel dicembre scorso è stato firmato un nuovo accordo Italia-Francia. 

L’intesa, il cui valore è di 8,2 miliardi di euro, prevede che la linea sia realizzata in due fasi: la prima comprende il tunnel di base lungo 57 chilometri e due stazioni internazionali a Susa e a Saint Jeanne de Maurienne, mentre in seguito saranno realizzate le nuove parti di accesso, con modalità e tempi da definirsi con un ulteriore accordo.

Il costo dell’opera per l’Italia sarà di 2,7 miliardi, al netto del cofinanziamento europeo e della quota francese.

I lavori principali partiranno nel 2013 e dureranno circa dieci anni.

Fon ado ggi sono state recintate soltanto le aree di proprietà della Sitaf – società concessionaria dell’autostrada Torino-Bardonecchia, la A32 -, in località Maddalena a Chiomonte, per realizzare il tunnel esplorativo nei prossimi 4 anni. 

L’imbocco del futuro tunnel si trova nell’area dei terreni acquistati dai No tav negli anni scorsi,  portando alla necessità di effettuare gli espropri e scatenando le tensioni in valle.

Redazione Tecnica

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