Ok al DDL sul prestito ipotecario vitalizio: la casa si tramuta in danaro

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Si chiama prestito ipotecario vitalizio ed è il protagonista di un disegno di legge, approvato la scorsa settimana dalla Camera dei Deputati che consente ai proprietari di immobili over 65 di godere di un vitalizio a integrazione della propria pensione, continuando nel contempo ad abitare la casa ipotecata fino al momento della morte.

La proposta di legge, il cui primo firmatario è Marco Causi, professore di economia politica ed eletto al Parlamento nelle file del Partito Democratico, ha l’obiettivo dichiarato di sostenere le persone anziane che si trovano in difficoltà economiche.

In pratica, compensare la crescente esiguità degli assegni previdenziali con un vitalizio garantito dalla propria abitazione: la casa che si trasforma in soldi. Nel testo del disegno di legge viene comunque garantita ai figli e ai parenti la possibilità di riscattare o di vendere l’abitazione.

“I soggetti che potrebbero usufruire del prestito ipotecario vitalizio sono centinaia di migliaia, e le banche potrebbero immettere nel circuito finanziario risorse nel’ordine di miliardi di euro destinati alle famiglie”, hanno dichiarato Marco Causi e l’altro presentatore della proposta, Antonio Misiani.

Come funzionerà il prestito ipotecario vitalizio
A livello pratico, il prestito ipotecario vitalizio si potrà avere come un qualsiasi altro prodotto finanziario venduto dalle Banche. L’immobile interessato sarà valutato dagli esperti dell’istituto di credito erogante. La banca accenderà un’ipoteca sulla casa e verserà ai proprietari una somma di denaro variabile tra il 18 e il 40% del valore stimato.

I proprietari potranno rimanere nella casa, ma sulla somma erogata in prestito si pagheranno gli interessi solamente al momento del decesso dei proprietari. A quel punto gli aventi diritto potranno decidere di riscattare l’abitazione, restituendo alla Banca la somma prestata più gli interessi maturati, oppure venderla, utilizzando le somme ricavate per estinguere il credito vantato in dipendenza del finanziamento stesso.

È comunque garantita la volontà di chi ha ricevuto il finanziamento di concordare, al momento della stipulazione del contratto, modalità di rimborso graduale della quota di interessi e delle spese, prima del verificarsi della morte.

La proposta di legge Causi-Misiani A.C. 1752-A “Disposizioni in materia di disciplina del prestito vitalizio ipotecario” è stata approvata a larga maggioranza con 336 voti favorevoli e solo 67 contrari.

Redazione Tecnica

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