Fondi comunitari: ecco tutti i vantaggi per i liberi professionisti

Mauro Cappello 05/05/14
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La Commissione europea “accoglie” il mondo della libera professione nella grande famiglia dei beneficiari delle risorse finanziarie europee per la programmazione 2014-2020.

Il vice presidente della Commissione europea, on. Antonio Tajani il giorno 9 aprile 2014 anche nella sua qualità di Commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria ha pronunciato un discorso nel quale lancia il Piano di azione per le libere professioni e riconosce, a tutti gli effetti, i liberi professionisti come vere e proprie imprese, oltre che soggetti fortemente strategici per il raggiungimento degli obiettivi europei del 2020.

I dati citati a Bruxelles riguardano un’indagine condotta a livello di tutti gli Stati membri e sono relativi all’anno 2010, essi parlano di circa 3,7 milioni di imprese di liberi professionisti, che impiegano 11 milioni di persone e muovono un giro d’affari di oltre 560 miliardi di euro.

L’attuazione del nuovo piano avverrà tramite programmi operativi e specifici bandi, quest’ultimi presumibilmente cominceranno ad apparire nella prima metà del prossimo anno.

Il ruolo importante che i liberi professionisti potranno giocare nella partita relativa agli obiettivi che l’Europa dovrà raggiungere entro il 2020 è stato illustrato richiamando ad esempio tre obiettivi della nuova strategia europea:

1. il 20 % del PIL sviluppato nel settore manifatturiero;

2. internazionalizzazione delle imprese;

3. aumentare l’efficienza energetica delle nostre imprese per fare in modo che esse siano più competitive.

La Commissione Europea prevede una serie di azioni interessanti che sosterranno i liberi professionisti in vari aspetti delle loro attività, in particolare:

1. accesso al credito: i liberi professionisti potranno accedere sia ai fondi strutturali gestiti dagli Stati membri (programmi nazionali/regionali), sia ai fondi denominati a gestione diretta (tramite programmi Horizon 2020 e COSME). Sono previste iniziative dedicate alla formazione sulle modalità di accesso a tali risorse;

2. formazione: una piattaforma all’interno della quale entreranno Università, liberi professionisti ed imprese, cui si affiancherà una formazione on-line dedicata all’erogazione di competenze nel settore della gestione d’impresa;

3. accesso ai mercati ed internazionalizzazione: tramite l’interazione con il mondo della libera professione della rete Enterprise Europe Network, la più grande rete di servizi di assistenza gratuita a sostegno della competitività e dell’innovazione delle PMI, opera in 54 paesi in Europa e nel Mondo, contando circa 600 organizzazioni;

4. semplificazione: un tavolo di lavoro sarà dedicato alla diffusione delle migliori pratiche relative alla semplificazione;

5. governance: istituendo incontri annuali tra Commissione e rappresentanti della libera professione ed invitando quest’ultimi alle conferenze in tema di politica dell’impresa.

Mauro Cappello

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