Riforma delle professioni, l’Ordine degli Architetti di Milano ne riassume l’iter

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La riforma delle professioni sta seguendo un iter complesso e i professionisti si trovano di fronte a molte difficoltà interpretative. Il Cnappc ha scritto un utile Vademecum. L’ Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Milano dà invece il proprio contributo per capire a che punto sta la normativa, soggetta a variazioni frequenti da agosto 2011, pubblicando una lista di provvedimenti approvati dalla scorsa estate.

 

Legge n. 148 del 14 settembre 2011, di conversione del Decreto–Legge n.138 del 13 agosto 2011, che ha introdotto l’obbligo di riforma degli Ordini professionali  (che dovrà essere attuata con appositi regolamenti entro il 13 agosto 2012) sulla base dei principi di:
– mantenimento dell’esame di stato;
– obbligo di formazione continua;
– tirocinio retribuito;
– obbligo del contratto e definizione del compenso;
– assicurazione obbligatoria;
– nuova istituzione di organi disciplinari a livello regionale diversi e separati rispetto ai Consigli degli Ordini provinciali;
– pubblicità informativa libera.

 

La Legge n. 183 del 12 novembre 2011 (Legge di stabilità) ha introdotto due novità importanti:
– la cancellazione di ogni riferimento alle tariffe professionali per il calcolo del compenso da corrispondere al professionista. Se il committente è ente pubblico continuano a trovare applicazione le tariffe previste con decreto ministeriale (in base al DM 4 aprile 2001) in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, o nei casi in cui la prestazione sia resa nell’interesse dei terzi;
– la costituzione di società tra professionisti aperte anche ai soci di capitale senza limitazioni di quote minoritarie per questi ultimi (la regolamentazione è demandata a un da emenare entro maggio 2012).

 

Legge n.214 del 22 dicembre 2011 di conversione del Decreto-Legge n. 201 del 6 dicembre 2011(Salva Italia). L’art. 33 ha stabilito che la durata del tirocinio non può essere superiore a 18 mesi. Sul Decreto Salva Italia leggi anche l’opinione di Inarsind.

 

Decreto-Legge n. 1 del 24 gennaio 2012 (Decreto Liberalizzazioni, leggi lo speciale), in fase di discussione alla Camera per la conversione in Legge, cui sono già stati presentati numerosi emendamenti da parte di tutto l’arco parlamentare. Ha reso di immediata applicazione dal 24 gennaio 2012:
– la definitiva abolizione delle tariffe professionali, nonchè di tutte le disposizioni legislative che ad esse rimandano. Poi, con decreto del Ministero della Giustizia, saranno definiti i parametri nel caso di liquidazione da parte degli organi giurisdizionali;
– i parametri non potranno essere utilizzati per la determinazione del compenso e il richiamo agli stessi renderà nulla la clausola contrattuale;
– la determinazione del compenso da parte del Giudice è stabilita in base agli usi, in misura adeguata all’importanza dell’opera, e sentito il parere dell’associazione professionale competente, secondo quanto stabilito dall’art.2233 del codice civile;
– l’obbligo del contratto scritto: il professionista deve fornire tutte le informazioni utili riguardo al grado di complessità dell’incarico e conseguentemente i propri doveri, ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico;
– l’assicurazione obbligatoria, di cui è necessario indicare i dati della polizza nel contratto, a copertura degli eventuali danni;
– in caso di inosservanza di queste norme, il professionista sarà responsabile di illecito disciplinare se non osserva tali norme;
– entro il 13 agosto 2012 dovrà essere introdotta la possibilità di tirocini propedeutici all’iscrizione negli albi professionali per i giovani durante l’ultimo biennio di studi (prima del conseguimento della laurea specialistica o magistrale);
– è stata cancellata la norma che prevedeva un equo compenso per i tirocinanti;
– i liberi professionisti avranno la possibilità di partecipare al patrimonio dei confidi.

 

http://ordinearchitetti.mi.it/

Redazione Tecnica

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