Caldaie: i sei punti essenziali del contratto di manutenzione periodica

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Incentivi per l’installazione, sicurezza, libretto dell’impianto e consigli per installazione e contratto manutenzione caldaia. Gli esperti di Assotermica e IMQ forniscono importanti elementi da considerare per chi si accinge ad acquistare una caldaia a condensazione.

 

La produzione di acqua calda sanitaria e il riscaldamento assorbono circa l’80% dell’energia utilizzata negli edifici. Non solo. Dell’intera quota di energia impiegata nelle città, ben il 40% è rappresentata dai consumi delle case.

Recentemente Assotermica, che riunisce le industrie produttrici di apparecchi ed impianti termici e componenti destinati al comfort climatico ambientale, e IMQ, gruppo attivo nel settore della valutazione della conformità, hanno elaborato una serie di indicazioni utili per chi volesse sostituire il proprio impianto di riscaldamento con una moderna caldaia a condensazione.

Tra le informazioni spicca quello relativo al contenuto minimo che deve avere un contratto per la manutenzione periodica dell’impianto di climatizzazione.

In particolare il contratto con l’impresa incaricata della manutenzione dovrebbe prevedere almeno 6 punti fondamentali:

1. l’esecuzione di tutte le operazioni di manutenzione necessarie per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento di tutte le apparecchiature d’impianto;

2. la prova biennale del rendimento di combustione per le caldaie con potenza fino a 35 kW, da effettuarsi con le apposite apparecchiature;

3. la tenuta e l’aggiornamento del Libretto di Impianto a cura dell’impresa;

4. la compilazione del modello H, da trasmettere al Comune o alla Provincia per l’autodichiarazione;

5. l’impegno dell’impresa a intervenire con rapidità in caso di chiamate d’urgenza dovute a guasti improvvisi;

6. il rilascio al cliente dopo ogni intervento di una bolla di lavoro, valida anche a fini fiscali, contenente le operazioni di manutenzione e/o le verifiche effettuate e la dichiarazione che tali interventi sono stati eseguiti a norma di regola.

Un elemento fondamentale il libretto di istruzioni dell’impianto, che deve essere redatto nella lingua del paese in cui la caldaia verrà venduta e che viene fornito durante l’installazione della caldaia.

Il libretto deve riportare tutti i dati relativi a:

-impianto,

– installatore,

– informazioni circa il regolare funzionamento della caldaia,

– operazioni di verifica e controllo necessarie e le analisi di combustione effettuate.

Dopo ogni controllo, chi si occupa della manutenzione è tenuto a compilare i vari moduli che dichiarano quali interventi sono stati effettuati e rilasciare la regolare ricevuta, che va conservata insieme alla documentazione relativa all’impianto.

Caldaia a condensazione: cos’è?

La caldaia a condensazione è un tipo di impianto che consente di aumentare l’efficienza nella produzione di acqua calda sanitaria e nel riscaldamento. Questi modelli di caldaia, infatti, possiedono uno scambiatore di calore che consente il recupero del calore contenuto nei fumi di combustione del gas.

Questo calore, che altrimenti si disperderebbe in atmosfera, viene recuperato per trasformarlo in energia calorica, ricavandone acqua ed energia termica.

Il costo delle caldaie a condensazione è superiore del 30 – 40% rispetto alle caldaie tradizionali. Se combinate con le valvole termostatiche, l’efficienza energetica dell’impianto aumenta con un risparmio che va dal 30 al 45% in meno del gas consumato annualmente.

Incentivi per l’installazione: OK alla detrazione 65%
L’installazione di una caldaia a condensazione è tra gli interventi che rientrano in quelli coperti dalla Detrazione 65% sull’IRPEF per un importo massimo di 30.000 euro, rimborsabili in 10 rate annuali di pari importo (consulta anche la nostra Pagina dedicata alla Detrazione 65%)

Nell’ambito della Detrazione 65%, oltre alla fornitura del generatore a condensazione, sono comprese le spese anche dello smontaggio e della dismissione dell’impianto esistente, della posa in opera e delle prestazioni professionali ed eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione.

Le caldaie a condensazione, sia condominiali che unifamiliari, possono inoltre ricevere i cosiddetti certificati bianchi, ovvero titoli di efficienza energetica che sono scambiati sul mercato con un valore economico. Tali titoli sono emessi dal Gestore del Mercato Elettrico dopo un’accurata verifica sul risparmio energetico ottenuto, condotta dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e hanno l’obiettivo di incentivare gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica negli usi finali.

Incentivi anche per la PA
Nell’ambito del Conto Energia, Assotermica ha introdotto un ulteriore incentivo destinato alle pubbliche amministrazioni.

In pratica, l’incentivo prevede un contributo fino a un massimo del 40% della spesa sostenuta, restituito in un periodo di 5 anni fino a un massimo cumulato di 2.300€ per generatori sotto i 35kW e 26.000€ per generatori di potenza superiore.

Redazione Tecnica

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