Piano Casa Lupi: ecco come cambiano affitto, cedolare e regole sugli abusi

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Il Piano Casa 2, o Piano Casa Lupi, entra nel vivo. Ieri sono stati resi noti i contenuti: gli interventi principali riguardano affitto, cedolare e abusivismo.

 

Gli interventi previsti dal Piano Casa, per un totale di 1,74 miliardi di euro, hanno tre obiettivi principali: affitti concordati, più offerta di alloggi popolari ed edilizia sociale. Sono questi i contenuti elaborati dal ministro dei trasporti e infrastrutture Maurizio Lupi approvato ieri dal Consiglio dei ministri insieme al Job Act. Tra le misure più importanti troviamo l’incremento delle risorse a sostegno dell’affitto, il taglio della cedolare al 10% e una stretta sulle occupazioni abusive. Queste tra le principali iniziative per l’edilizia messe in campo da Renzi e dal #pianocasa, oltre a quelle per l’ #ediliziascolastica, cui sono destinati 2 miliardi.

Fondi locazioni
Per dare immediato sostegno alle categorie meno abbienti che non riescono più a pagare l’affitto, vengono incrementati con 100 milioni il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e 226 milioni il Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli.

Fondo sostegno abitazioni in affitto
Le risorse del Fondo sono destinate anche alla creazione di strumenti a livello comunale (ad es. Agenzie locali) con funzione di garanzia terza fra proprietario e affittuario per i mancati pagamenti del canone ed eventuali danni all’alloggio.

Riduzione cedolare secca per canone concordato
Viene tagliata dal 15 al 10%, per il quadriennio 2014-2017. La copertura per la misura – ha detto Lupi – è di 146 milioni.

Ampliamento offerta edilizia popolare
Si prevede un Piano di recupero di immobili e alloggi di #ediliziaresidenzialepubblica (ex IACP) con 400 milioni per finanziare la ristrutturazione di 12.000 alloggi. Previsti anche 67,9 milioni per recuperare ulteriori 2.300 alloggi per categorie sociali disagiate.

Offerta acquisto alloggi ex iacp a inquilini
Nel #pianocasalupi è prevista la conclusione di accordi con regioni ed enti locali per favorire l’acquisto degli alloggi ex IACP da parte degli inquilini. Per favorire l’acquisto è prevista la costituzione di un Fondo, con dotazione massima di 18,9 mln l’anno dal 2015 al 2020.

Più vantaggi per chi abita in alloggio popolare
Detrazione fino a 900 euro per il 2014, 2015 e 2016 chi ha un contratto di locazione di alloggi sociali adibiti a propria abitazione principale.

Vantaggi per chi affitta alloggi sociali nuovi o ristrutturati
I redditi derivanti dalla locazione non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini Irpef/Ires e Irap nella misura del 40% per non più di 10 anni dalla data di ultimazione dei lavori.

Riscatto a termine dell’alloggio sociale
Lo può fare l’inquilino dopo almeno 7 anni dalla stipula del contratto.

Stretta su occupazione abusiva
Chi occupa abusivamente un immobile che non potrà chiedere né la residenza, né l’allacciamento ai pubblici servizi. Detrazione bonus mobili. La spesa per l’acquisto di mobili a seguito di ristrutturazione, su cui sono previste detrazioni Irpef, potrà essere superiore a quella per la ristrutturazione stessa. Il tetto massimo resta a 10mila euro

Redazione Tecnica

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