Certificazione energetica degli edifici: come cambia la UNI/TS 11300

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Lo scorso dicembre è stato presentato a Roma il Terzo Rapporto sulla certificazione energetica degli edifici, come ci ha ampiamente descritto il nostro Enrico Ninarello (leggi la news).

E proprio in quell’occasione, Giovanni Riva (UNIVPM-CTI) ha riassunto la situazione relativa alla certificazione energetica degli edifici dopo i recenti interventi normativi: dalla legge 90/2013 ai Decreti Milleproroghe e Destinazione Italia (sul merito di queste modifiche invitiamo i lettori a leggere l’articolo denuncia dell’ing. Ninarello APE, la grande confusione tra Destinazione Italia, Legge di Stabilità e Milleproroghe e il post Allegazione APE e nullità dei contratti: finalmente il Governo fa chiarezza).

Riva ha poi sviluppato il suo intervento, descrivendo lo stato dell’arte delle tre parti della specifica tecnica UNI/TS 11300, fondamentale strumento per i certificatori energetici.

Le parti 1 e 2 della UNI/TS 11300, ha chiarito il rappresentante del CTI, hanno già superato l’inchiesta pubblica finale UNI e verranno pubblicate nel corso del 2014, mentre i lavori di revisione relativi alla parte 3 non si sono ancora conclusi.

In questo post , proponiamo gli ultimi aggiornamenti sulle specifiche tecniche UNI/TS 11300, riportati anche sul numero di gennaio 2014 della rivista in PDF Energia e Dintorni, edita dal Comitato Termotecnico Italiano.

UNI/TS 11300 – 1 Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva e invernale
Sul tema della Ventilazione viene ampliato il calcolo relativo alla ventilazione naturale e meccanica. Specificata la suddivisione del calcolo per ventilazione di “riferimento” ed “effettiva”.

Umidificazione e deumidificazione: introduzione del calcolo dei fabbisogni di umidificazione e deumidificazione. Introduzione del calcolo relativo agli apporti interni di vapore.

Recuperatori di calore: ampliato il calcolo relativo all’efficienza del recuperatore tenendo conto delle sue caratteristiche e del posizionamento.

Eliminazione del metodo forfettario per i ponti termici. Richiesta la determinazione della trasmittanza termica lineica secondo UNI EN ISO 10211 oppure con atlanti di ponti termici conformi alla norma.

Miglioramento del calcolo del fattore solare per quanto riguarda gli apporti solari.

Extra-flusso: introduzione del calcolo dell’extraflusso verso la volta celeste anche per gli ambienti non climatizzati.

UNI/TS 11300 – 2 Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l’illuminazione
Ventilazione: introduzione del calcolo della climatizzazione invernale per impianti con fluido termo-vettore.

Distribuzione aria: introduzione del calcolo delle perdite di distribuzione della rete aeraulica.

Distribuzione acqua: miglioramento del calcolo delle perdite di distribuzione con valori precalcolati. Migliore chiarezza nella suddivisione della rete di distribuzione in livelli.

Distribuzione ACS: miglioramento del calcolo delle perdite di ricircolo.

Fabbisogni ACS: aggiornamento dei fabbisogni di acqua calda sanitaria per il residenziale e per alcune destinazioni d’uso del non residenziale.

Generazione: migliore definizione delle condizioni al contorno e calcolo nel caso di sistemi combinati.

Illuminazione: introduzione del calcolo del fabbisogno di illuminazione per edifici non residenziali.

UNI/TS 11300 – 3 Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva
Sulla parte terza della UNI/TS 11300, Riva ha annunciato miglioramenti per quanto riguarda la modellizzazione delle Unità di Trattamento Aria e i calcoli per le prestazioni delle macchine frigorifere e delle perdite di distribuzione.

Redazione Tecnica

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