Città Metropolitane, vietato creare cloni delle Province

Scarica PDF Stampa

“Fare presto, limitare le Città Metropolitane a quelle previste dalla legge e semplificare fase transitoria”: è l’invito dell’Anci al Senato per avviare l’istituzione dell Città Metropolitane. Più in dettaglio bisgona:

– semplificare la fase transitoria di istituzione delle città metropolitane, dal prossimo giugno al prossimo ottobre, quando con la cessazione delle Province inizierà l’effettiva gestione amministrativa delle Città Metropolitane, facendo subentrare subito il Sindaco del Comune Capoluogo per avviare la gestione;

– porre rimedio alle previsioni di una dilatazione delle città metropolitane, che con l’attuale testo potrebbero arrivare addirittura a 18;

Ecco cosa dicono per esteso gli emendamenti presentati dall’Anci al DDL Delrio ed esposti dal delegato alle Città Metropolitane Giorgio Orsoni, nel corso di un’audizione dell’Anci da parte della Commissione Affari costituzionale del Senato.

C’è il rischio che vengano comprese, tra le Città Metropolitane, realtà che non hanno le caratteristiche adeguate. In questo modo si svuoterebbe il senso del nuovo soggetto istituzionale e si creerebbero enti simili alle Province. Il risultato sarebbero, di conseguenza, Province di serie A e Province di serie B”.

La riforma deve essere approvata al più presto e deve permettere la costruzione di Città Metropolitane disegnate sulle peculiarità dei singoli territori: la norma attribuisce alla potestà statutaria di ciascuna Città metropolitana la possibilità di organizzare il proprio modo di agire e le competenze da delegare. È fondamentale metter in moto un processo autonomistico vero e proprio: la gestione deve considerare le esigenze dei singoli territori e dei Comuni dell’area, che avranno benefici importanti dall’istituzione della Città Metropolitana e dal ruolo di coordinamento del sindaco.

Leggi anche Città Metropolitane, una rivoluzione mai avvenuta.

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento