Mini IMU, più tasse per chi ha da terza casa in sù

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Chi ha più case pagherà un po’ di tasse in più, per l’esattezza che ha tre case o più: questa la soluzione proposta per trovare i soldi che servono per evitare di far pagare a quei dieci milioni di proprietari le coperture statali che non bastano, e quindi per evitare di far pagare anche solo una porzione dell’IMU 2013 sulla prima casa (la famosa Mini IMU).

È il contenuto di un emendamento alla Legge di Stabilità giudicato “ammissibile” dalla Camera in Commissione Bilancio. Attendiamo di sapere prima del 16 dicembre quale sarà il futuro della Mini IMU, e quindi attendiamo di sapere anche che fine farà questo emendamento (proposto da Angelo Rughetti del PD).

In base a questo emendamento, come dovrebbero pagare le tasse coloro che hanno tre o più case?
Si sfrutta la TASI, il tributo per i servizi indivisibili. La Legge di Stabilità, in origine, prevede che la somma delle aliquote di IMU e TASI non possa superare l’1,06%.
L’emendamento innalzerebbe questo limite all’1,26% non per le prime, non per le seconde, ma solo per le terze case.
Ecco come funziona il gioco: il proprietario paga la Mini IMU; il Comune gliela rimborsa tramite sconto sulla TASI, e lo può fare perchè attinge dall’aumento delle aliquote IMU+TASI sulle case successive alla seconda.

Se prima del 16 dicembre, adottando una o l’altra soluzione, il Governo non troverà 380 milioni utili a coprire l’incremento dell’aliquota IMU decisa dalle amministrazioni locali, i cittadini di 2436 Comuni dovranno versare la Mini IMU, ossia il 40% della differenza tra l’imposta calcolata con l’aliquota reale (variabile da Comune a Comune) e quella generata dall’aliquota standard (0,4%). Leggi anche Mini IMU, a risparmiare saranno i proprietari di immobili di pregio.

Attendiamo per vedere che fine farà l’emendamento e se alla fine riusciranno a farci pagare una parte dell’IMU sulla prima casa da poco abolita.

Redazione Tecnica

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