Detrazione 65%, 3 cose da sapere per il solare termico

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Con un anno di tempo in più per approfittare dell’agevolazione fiscale sugli interventi di risparmio energetico, che garantisce uno sconto fiscale del 65% sull’imponibile IRPEF, inauguriamo un mini ciclo di post che analizzeranno nel dettaglio le tipologie di intervento per le quali si può ottenere la Detrazione 65%. Iniziamo con gli impianti solari termici che, ricordiamo, possono essere finanziati anche con il ricorso al Conto Termico.

Fissiamo i concetti base, suddividendoli in tre classi: quali interventi sono agevolati, qual è la documentazione da conservare e da trasmettere all’ENEA e, infine, quali sono i tetti massimi di spesa e conseguentemente l’ammontare della detrazione a cui si ha diritto.

1. Solare termico: quali interventi sono ammessi?
Per godere della Detrazione 65% sull’installazione di un impianto solare termico, per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) o per l’integrazione con l’impianto domestico per la climatizzazione, occorre che il materiale sia certificato secondo le norme tecniche di settore (UNI EN 12975 o UNI EN 12976 o EN 12975 e EN 12976). Ma non basta: è importante informarsi della garanzia che i pannelli possiedono. Non deve essere inferiore a 5 anni. Gli accessori, come i sistemi di fissaggio, per esempio, richiedono invece una garanzia minima di 2 anni.

2. Documenti da conservare e da inviare all’ENEA
Come abbiamo avuto modo di illustrare nella nostra Pagina Speciale sulla Detrazione 65%, la pratica per ottenere l’agevolazione fiscale richiede la conservazione da parte del contribuente di una serie di documenti specifici e, in aggiunta, l’invio di alcuni documenti all’ENEA tramite una procedura informatica.

Iniziamo a elencare la documentazione da conservare a casa. Anzitutto la relazione asseverata di un professionista tecnico abilitato che certifichi l’ottenimento delle prestazioni energetiche previste dalla normativa o anche la dichiarazione della direzione lavori. Serve poi custodire anche la fattura emessa dall’impresa che ha eseguito i lavori e, in generale, tutte quelle per le quali si chiederà il rimborso fiscale. Da non dimenticare, infine, la ricevuta del bonifico bancario che si è eseguito per pagare le prestazioni portate in deduzione e quella che attesta l’invio della documentazione all’ENEA.

All’ENEA, tramite l’apposita procedura informatica deve essere inviata, entro 3 mesi dalla fine dei lavori, il certificato di collaudo e una scheda informativa che riporti tutte le informazioni previste dall’allegato F del decreto 19 febbraio 2007.

3. Massima spesa e massima detrazione ottenibile
Per lavori di installazione di un impianto solare termico è possibile spendere fino a un massimo di 92.308 euro, che consentono una detrazione massima di 60.000 euro. Tale sconto fiscale sarà ripartito in 10 rate annue di pari importo.

Infine, può essere utile sapere quali sono le regole necessarie per compilare correttamente il bonifico bancario e quale causale inserire. È possibile trovare queste informazioni nel post I sette punti per compilare il bonifico parlante per le Detrazioni 50% e 65% e nel post Ristrutturazioni e Detrazione 65%, ecco degli esempi di bonifici parlanti.

Redazione Tecnica

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