Liberalizzazioni. Il CNI chiede il ripristino delle tariffe

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Gli ingegneri attendono un incontro con il Ministro della giustizia Severino per discutere sulle liberalizzazioni, “auspicando”, si legge in una nota circolare diffusa ieri, “[che il Governo] si impegni a correggere gli errori commessi, che abbiamo abbondantemente evidenziato”.

 

Nel frattempo il presidente del CNI , Armando Zambrano, fa sapere di avere consegnato, ai gruppi parlamentari che sostengono il Governo, il documento con gli emendamenti al decreto liberalizzazioni che in questi giorni è in discussione per la sua conversione in legge dello Stato.

 

Le proposte degli Ingegneri

Tra le proposte di modifica del testo del decreto legge 1/2012 spicca il “mantenimento delle tariffe”. La nota chiede per la precisione il “mantenimento di parametri”, quale riferimento per determinare il giusto compenso, nonché da utilizzare nei casi di giudizio e di opere pubbliche. Infatti, “la parola tariffa”, si legge nel testo della nota, “crediamo sarà eliminata dal vocabolario con decreto legge”.

 

Tra le altre proposte di modifiche, gli Ingegneri chiedono che il compenso possa essere aggiornabile nel corso del rapporto professionale, in funzione di nuove esigenze e problematiche che si possano manifestare durante la prestazione d’opera, il ripristino dell’equo compenso per i tirocinanti e l’eliminazione della partecipazione di soci non professionisti nelle società tra professionisti.

 

Altre modifiche chieste riguardano:
– il potenziamento dell’attività dei Confidi per i professionisti;
– la possibilità di costituzione di “reti di professionisti”;
– il ripristino delle associazioni professionali;
– la riserva della governance delle società tra professionisti ai professionisti

 

Altro punto importante di emendamento, gli Ingegneri la chiedono per la riforma previdenziale di Inarcassa, di cui Ediltecnico.it ha dato notizia nei giorni scorsi. Il CNI chiede che siano apportate modifiche alle norme sul bilancio delle Casse di Previdenza, nello specifico la possibilità di considerare le rendite dei patrimoni delle casse.

 

La nota conclude evidenziando come ci sia un’ampia disponibilità all’accoglimento della maggior parte delle modifiche proposte e chiamando a raccolta tutti gli Ordini per la manifestazione nazionale prevista per il 1° marzo a Roma.

Redazione Tecnica

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