I Ministri si dimettono, i Tecnici e gli Italiani non possono permetterselo

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Riprendiamo e volentieri pubblichiamo una lettera aperta dell’ing. Andrea Dari, direttore tecnico del SAIE 2013 ed editore di Ingenio-web, intervistato recentemente dalla Redazione di Ingegneri.cc, dal titolo Una lettera per tutti coloro che non possono permettersi di dimettersi.

Dopo settimane di accuse, pareri, minacce, ricatti … i ministri del PDL hanno dato le loro dimissioni.

Molti di questi – tra cui anche Maurizio Lupi – un minuto dopo aver lasciato l’incarico, hanno poi preso le distanze. Nella sua lettera di spiegazioni il ministro afferma “Dando le dimissioni voglio consentire, da subito, un più schietto confronto e una più chiara assunzione di responsabilità“.

Devo dire che fino ad oggi ero stato un fan del Ministro. Mi era piaciuto il provvedimento sull’abolizione del vincolo delle sagome, l’aver dato la possibilità di legiferare sul tema delle norme urbanistiche (e della famosa legge del 1968 sulle distanze minime), la difesa della TAV, lo stanziamento per alcune infrastrutture, … finalmente qualcosa di positivo, ma oggi non posso che evidenziare il mio dissenso per questo gesto e non condividere neppure quanto poi scritto.

Le dimissioni sono un lusso, un lusso enorme.

Da quando è iniziata la crisi per sostenere l’azienda ho dovuto fare una marea di rinunce: soldi, tempo, notti … ne hanno pagato il prezzo la famiglia, gli amici, i collaboratori, alcuni fornitori, alcuni clienti. Ho dovuto accettare di aumentare il carico di lavoro, di assumere impegni che mi hanno portato via le domeniche e le nottate. Ma la posta è alta: l’azienda, la casa e il mutuo, le bollette e il conto dell’asilo, le scarpe della bambina, un fiore per la moglie. Sono cinque anni che lotto come tanti altri milioni di persone giorno per giorno, accettando le piccole e grandi umiliazioni, piccoli e grandi sacrifici, sapendo di non poter mollare.

Ecco perché le dimissioni sono un lusso.

Domani scade la seconda rata di INARCASSA: presidente Muratorio, per questo mese mi dimetto, ci pensi qualcun altro …

Fra cinque giorni la rata del mutuo: direttore, per questo mese mi dimetto, ci pensi qualcun altro …

No, per noi non è possibile, non è possibile dimetterci neppure per un istante.

Il Paese è allo sfascio, per quanti proclami si facciano anche i giovani laureati in ingegneria si trovano senza lavoro, i redditi medi crollano, e una società poco intelligente continua a diventare sempre più onerosa, …

Cari politici, non abbiamo bisogno di dimissioni, abbiamo bisogno di impegno. Le battaglie si sostengono combattendole, non recriminando le proprie ragioni. Abbiamo bisogno di puri, abbiamo bisogno di chi non si tira mai indietro.

Domine, quo vadis?” “Eo Romam iterum crucifigi

Di Andrea Dari

Fonte Ingenio-web.it

Redazione Tecnica

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