Project financing in crescita, ma occorrono certezze nei pagamenti

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Secondo l’Osservatorio Nazionale il project financing è salito dal 28% del 2000 al 66% del 2011. Ma occorre risolvere un altro annoso problema: i pagamenti devono essere certi e le tempistiche devono essere rispettate. Se quindi da un lato il partenariato pubblico privato potrebbe spingere verso un miglioramento la condizione dell’edilizia, dall’altro le PA che non pagano, sotto la morsa della crisi, creano molte difficoltà alle imprese.

 

Dal 28% del 2000 al 66% del 2011: ecco quanto è cresciuta la quota totale degli importi messi a bando per il project financing nell’edilizia. Il dato riguarda il mercato in genere, visto che, per esempio, è notizia recente che in Emilia Romagna, anche a causa delle continue oscillazioni e incertezze normative nel settore, i bandi di project financing nel 2011 sono crollati di numero, a causa in particolare della diminuzione delle gare per la realizzazione di impianti solari fotovoltaici. La partnership tra imprese e pubblica amministrazione diventa un’opportunità di sviluppo soprattutto per le piccole e medie imprese. Lo rivela il decimo rapporto dell’Osservatorio Nazionale sul project financing.

 

Il project financing è stato il tema centrale di un convegno nazionale svoltosi presso la camera di commercio di Pisa. Un esempio su tutti di questo modello che sta prendendo sempre più piede, spiega il rapporto, “é quello dell’edilizia che risulta fortemente polarizzato tra un pulviscolo di micro-imprese e forme più strutturate, come le società di capitali, che grazie a una crescita molto consistente sono arrivate a rappresentare il 17% del comparto”. “Questo percorso” hanno spiegato Manuela Brusoni e Veronica Vecchi, docenti alla Scuola di Direzione Aziendale “Bocconi” rende necessario che le imprese si attrezzino per predisporre vere e proprie strategie di gara che possono essere realizzate solo possedendo specifiche competenze”. Per questo, ha sottolineato il presidente della Camera di commercio pisano, Pierfrancesco Pacini, “le imprese devono specializzarsi sempre di più nel mercato delle opere pubbliche mettendo insieme capacità tra loro complementari: dal costruttore, al gestore al finanziatore utilizzando, magari, lo strumento innovativo del contratto di rete”.

 

Per “spingere” il processo di interazione tra PA e imprese che si viene a instaurare con il Project financing, in particolare per il settore fotovoltaico, sarà presentato martedì 21 febbraio 2012, presso l’Aula del Consiglio della Camera di Commercio di Roma, il manuale operativo sul Partenariato Pubblico Privato focalizzato sugli impianti fotovoltaici.

 

Idee  e iniziative per crescere e uscire dall’impasse quindi non mancano. Ma la crisi stringe ancora e tutto questo purtroppo non basta per dare un po’ di respiro al settore e in generale all’economia. Quello che occorre per ravvivare l’edilizia e le Pmi è la certezza (unita alla puntualità) nei pagamenti da parte delle PA: “Le Camere di Commercio toscane – ha concluso Pacini – pagano i loro fornitori in media in 27 giorni: confidiamo che tutte le pubbliche amministrazioni prendano misure interne per migliorare i loro processi gestionali, semplicemente perché si può fare”.

 

Redazione Tecnica

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