Efficienza energetica, l’UE condanna l’Italia sull’ACE

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L’Italia cade sull’Attestato di Certificazione Energetica (ACE). La Corte di giustizia europea, infatti, con la sentenza del 13 giugno 2013 (causa C‑345/12) ha condannato il nostro Paese per il mancato recepimento entro il termine previsto  della direttiva 2010/31/UE relativa alle prestazioni energetiche degli edifici.

Nello specifico, i giudici della Città di Lussemburgo hanno sanzionato l’Italia per quanto riguarda la “mancata applicazione” dell’obbligo da parte dei costruttori, dei venditori e dei locatori di mettere a disposizione della controparte l’Attestato di Certificazione Energetica, conosciuto anche con l’acronimo di ACE.

Due le accuse mosse dalla Corte di Giustizia al nostro Paese
In primo luogo la Corte ha dato ragione ai rilievi mossi a suo tempo dalla Commissione con l’avvio di una procedura d’infrazione. L’Italia, infatti, non ha recepito in maniera completa la direttiva, introducendo una deroga all’obbligo di consegnare l’attestato relativo al rendimento energetico in caso di locazione di un immobile ancora privo dello stesso al momento della firma del contratto.

Ma non solo. Alla Corte di giustizia europea non è piaciuta neppure la misura del Governo italiano, ora non più in vigore, di consentire di autocertificare il proprio immobile nella classe energetica più bassa (la Classe G), in mancanza del regolare Attestato di Certificazione Energetica (leggi anche Autocertificazione in Classe G Addio! Da oggi in vigore le nuove norme).

Ma allora il decreto legge 63/2013?
Il decreto legge 63/2013, emanato pochi giorni fa dal Governo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 giugno 2013 recepisce proprio la direttiva europea 2010/31/UE.

Come sottolinea una nota stampa della Confedilizia, infatti, “La sentenza della Corte di giustizia europea depositata oggi, si riferisce ad una situazione pregressa, già sanata dall’Italia prima del deposito della decisione”.

E proprio sulle novità introdotte nell’Attestato di Certificazione Energetica, ora diventato Attestato di Prestazione Energetica, dal DL 63/2013, ricordiamo la pubblicazione sulle pagine di Edilltecnico.it di un’approfondita analisi realizzata dall’ing. Enrico Ninarello dal titolo: Dalla certificazione alla prestazione energetica: scatta l’obbligo anche per gli affitti.

“In ogni caso”, prosegue la nota stampa della Confedilizia, “la sentenza europea rafforza la necessità che l’applicazione del decreto legge 63/2013 approvato dal Governo – su imposizione dell’UE – per fermare ogni procedimento di infrazione, venga convertito nei suoi contenuti (a confermare lo scopo per il quale è stato assunto)”.

Redazione Tecnica

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