Valutazione dei rischi con autocertificazione, ancora un mese di tempo

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Manca un mese al termine della possibilità per i datori di lavoro, che impiegano meno di 10 dipendenti, di effettuare l’autocertificazione dei rischi. Scade infatti il prossimo 31 maggio 2013 il termine previsto dal d.lgs. 81/2008 già prorogato una volta al 31 dicembre 2012. La conferma della data ultima è arrivata lo scorso gennaio con la nota prot. 32/2583 del 31 gennaio 2013, che ha anche chiarito il dubbio sulla data ultima che, secondo alcune interpretazioni poteva essere indicato al 30 giugno 2013 (leggi anche Valutazione dei rischi con autocertificazione, proroga a fine maggio o a fine giugno?).

Ricordiamo che l’autocertificazione della valutazione dei rischi implica, ovviamente, che la valutazione sia stata effettivamente effettuata e debba riportare una data certa.

Per dimostrare la data certa ci si può avvalere di diverse possibilità. Per esempio l’autoprestazione, ossia l’apposizione presso un ufficio postale del timbro direttamente sull’autocertificazione di avvenuta valutazione dei rischi, avente corpo unico, anzichP sull’involucro che lo contiene; oppure utlizzare la posta elettronica certificata (PEC). In questo caso l’autocertificazione di avvenuta valutazione dei rischi in formato PDF viene inviata a sé stessi, utilizzando una casella email certificata.

Altri strumenti possono essere la marca temporale e l’atto deliberativo. Relativamente alla marca temporale, questa consente di datare in modo certo e opponibile a terzi un oggetto digitale (un file). L’apposizione di una marca temporale produce l’effetto giuridico di attribuire ad uno o più documenti informatici una data certa ed unorario opponibili a terzi. Questo sistema prevede l’apposizione, da parte del datore di lavoro, della firma digitale e successiva apposizione della marca temporale.

L’atto deliberativo vale solo per le p.a.

Come redigere l’autocertificazione di avvenuta valutazione dei rischi?

Sicuramente non basta scrivere semplicemente “il sottoscritto dichiara di avere valutato tutti i irschi”. Un utile contributo sulle modalità con le quali redigere un’autocertificazione dei rischi e sugli allegati e i documenti coi quali corredare la stessa è stato preparato dalla ASL di Bergamo ed è facilmente reperibile sul sito.

Redazione Tecnica

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