Affidamento dell’incarico e procedura di certificazione energetica

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Con l’adempimento della redazione degli attestati di certificazione energetica, conseguenza dell’obbligo di inserire l’indice di prestazione energetica negli annunci commerciali di vendita degli edifici, molti proprietari ed inserzionisti si trovano di fronte ad un’osservanza di cui, se forse ormai non si può più pensare non se ne conosca l’utilità, probabilmente non se ne conosce la procedura di calcolo e redazione.

 

La conseguenza è quella che spesso ci si affida inconsapevolmente a tecnici non troppo “ortodossi”nell’eseguire in modo conforme alla normativa tecnica di riferimento la commissione che gli è stata affidata. Non si spiegherebbe, e la notizia è rimbalzata con clamore tra gli addetti ai lavori qualche settimana fa, come sia possibile offrire su internet, attraverso il sito groupon.it, certificati energetici alla modestissima cifra di 39,99 euro (leggi anche Uno sconto per tutto, anche per la certificazione energetica!).

 

Inoltre, sempre navigando su internet, è possibile trovare anche altre offerte vantaggiosissime di soggetti che promettono la redazione degli attestati via web con il solo invio di pochi dati, per lo più geometrici. È lo svilimento totale della professione, qualsiasi essa sia tra i liberi professionisti abilitati alla certificazione energetica. Ma non solo, è anche una truffa nei confronti dell’acquirente prossimo che potrebbe rivalersi nei confronti del venditore volto al risparmio.

 

Quello a cui il venditore, o comunque il committente, invece dovrebbe volgersi, non è al solo risparmio, sacrosanto e legittimo, ma anche ad un tecnico affidabile e competente, la cui procedura è scrupolosa, e che vista la mole di lavoro e professionalità che deve mettere in campo non può certo permettersi di richiedere parcelle così bassa.

 

Ci si accorge di quanto detto analizzando la procedura minima per effettuare una certificazione energetica conforme alla normativa, nel caso di edifici esistenti, che prevede alcuni passaggi da compiere obbligatoriamente.

 

Prima di iniziare la redazione dell’attestato, e contestualmente all’affidamento dell’incarico, un buon tecnico, di seguito soggetto certificatore, dovrebbe richiedere al proprio committente alcuni documenti necessari alla successiva compilazione:
1) visura catastale dell’edificio o, in alternativa, tutti i dati catastali che lo caratterizzano;
2) estremi del proprietario dell’immobile, che potrebbero non coincidere con gli estremi del committente stesso;
3) planimetria, meglio se catastale, dell’edificio;
4) libretto d’impianto (riscaldamento autonomo) o di centrale (riscaldamento centralizzato), nel caso l’edificio fosse provvisto di impianto di riscaldamento con caldaia a gas.

 

Consegnati tali documenti, il soggetto certificatore è tenuto ad effettuare un sopralluogo da cui dovrà evincere i seguenti dati caratteristici della prestazione energetica dell’edificio:
1) stratigrafia e spessore delle pareti esterne ed interne, del solaio e della pavimentazione dell’edificio;
2) dati geometrici e caratteristiche costruttive degli infissi, distinguendo sia i dati relativi al telaio che quelli relativi alle superfici vetrate;
3) dati geometrici e termofisici caratteristici delle porte interne ed esterne;
4) dati caratterizzanti gli impianti di riscaldamento e di raffrescamento, qualora presenti, con particolare attenzione al sistema di produzione del calore o del raffrescamento, sistema di distribuzione, sistema di regolazione e sistema di emissione dell’impianto;
5) verifica dei dati geometrici riportati in planimetria o ricostruzione della planimetria, qualora quest’ultima non fosse stata resa disponibile, con particolare attenzione ai vani adiacenti alle pareti perimetrali esterne, ai vani confinanti superiormente ed inferiormente all’edificio, ad aggetti, ostacoli ombreggianti, edifici nelle adiacenze, orientamento e ponti termici rilevabili.

 

Una volta raccolti tutti i dati, sia forniti dal committente, sia raccolti durante il sopralluogo, il soggetto certificatore, attraverso uno dei software certificati dal Comitato Termotecnico Italiano, potrà svolgere con la massima attenzioni i calcoli necessari per la determinazione degli indici di prestazione energetica relativi a riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria, la cui somma determina l’indice di prestazione energetica globale, la classe energetica e il fabbisogno di energia primaria per il raffrescamento dell’edificio relativa alla sola prestazione dell’involucro che determina la sua qualità da raffrescamento.

 

In ultima battuta, ma non con minore attenzione e scrupolosità, dovrà dedicarsi all’individuazione di alcuni interventi migliorativi, indicando quantomeno un intervento sull’involucro ed uno sull’impianto, con il risultato di determinare la conseguente prestazione energetica raggiungibile. Tale studio dovrà tenere conto non solo degli indici di prestazione, ma anche del tempo di ritorno caratteristico di ogni singolo intervento e della totalità degli interventi consigliati.

 

Alla luce di quanto visto, la scelta del soggetto certificatore andrebbe dunque fatta consultando più professionisti e tenendo ad esempio conto dei seguenti fattori:
– preparazione tecnica: è il caso di porre qualche domanda specifica e valutare l’adeguatezza delle risposte rispetto alle risposte di altri tecnici consultati;
– mezzi tecnici utilizzati: un software gratuito come il Docet è lecito, ma più cautelativo nei risultati di altri software in commercio certificati dal CTI;
– svolgimento dell’incarico: conformità alla procedura sopra descritta;
– tariffa adeguata: il prezzo deve essere di mercato, ma spesso se troppo basso è sinonimo di una qualità più bassa.

Enrico Ninarello

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