L’Imu rischia di aumentare per i tagli della Legge di stabilità

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C’è il rischio che l’Imu aumenti e insieme a lei crescano anche le tariffe comunali. Ma qual’è il motivo? Con l’aumento, i Comuni avrebbero la possibilità di compensare “i tagli di spesa e i nuovi aggravi” derivanti dalla Legge di stabilità (ddl stabilità) e a loro carico. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino, in un’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Ecco la relazione dell’audizione di Giampaolino alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Sono tre i rischi che sembrano emergere dal provvedimento:
– il primo è l’aumento dell’Imu e delle tariffe comunali;
– il secondo è il rischio di deterioramento della tax compliance, sia in conseguenza del depotenziamento del contrasto di interessi prodotto dai tagli a detrazioni e deduzioni di spesa in settori ad elevato rischio di evasione, sia per le ricadute negative che la deroga ai principi dello Statuto dei contribuenti potrebbe produrre sulla trasparenza e sulla lealtà nel rapporto fisco-contribuente;
– il terzo rischio indicato da Giampaolino riguarda “l’incertezza circa la natura degli oneri detraibili e deducibili su cui opereranno i tagli del disegno di legge” (franchigia e tetto alla spesa complessivamente detraibili).

Giampaolino ha osservato che, pur trattandosi di un intervento di dimensioni complessive limitate, va chiarito se siano interessati dalla manovra interventi agevolativi suscettibili di revisione o soppressione o, invece, elementi strutturali dell’assetto Irpef, che insieme alle aliquote e agli scaglioni configurano l’equilibrio dell’imposta.

Alle dichiarazioni della Corte dei Conti seguono quelle dell’Anci che, tramite Angelo Rughetti, Segretario Generale dell’Associazione dei Comuni italiani, ha commentato la dichiarazione resa dal Presidente Giampaolino a detta del quale “circa il 75% delle riduzioni di spesa è posto a carico degli Enti locali per un importo pari a 2,8 miliardi nel 2013 che salgono a 3,2 miliardi nel 2014”.
Continua Rughetti: “Quanto affermato dal Presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, durante la sua audizione odierna (di ieri, ndr) sulla legge di stabilità, come Anci lo abbiamo denunciato da tempo. Torniamo quindi a ribadire che servono dei correttivi forti su Imu, Spending Review e Patto di stabilità. Dopo l’Assemblea di Bologna, come Anci ci aspettiamo l’apertura dei tavoli di discussione veri per cambiare queste norme. Il Governo non può non rendersi conto – ha sottolineato il Segretario Generale Anci – che queste norme provocheranno un ulteriore incremento delle aliquote e dei servizi che si abbatteranno ancora una volta sulle famiglie meno abbienti, che sono quelle che prioritariamente si rivolgono al mercato pubblico perché non hanno fondi per accedere ai servizi privati”. E ha concluso:  “Come ha avuto modo di affermare anche il nostro Presidente Graziano Delrio nel corso del suo intervento in Assemblea a Bologna, il Governo deve considerare i Comuni come alleati nel sostenere famiglie, cittadini e imprese che rischiano di rimanere indietro. Se si danneggiano i Comuni si rischia di fare danni alle comunità”.

Redazione Tecnica

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